venerdì 8 febbraio 2008

Una Bianchi da recuperare...

Ci scrive Vittorio chiedendo informazioni su questa Bianchi che vorrebbe restaurare. Estendiamo quindi un appello agli appassionati di bici Bianchi affinchè ci possano dare maggiori ragguagli sul periodo di produzione, modello e consigli per il restauro. Sono disponibili anche altre foto, chiedete pure.

12 commenti:

Dr.Galeasso ha detto...

dal patacchino al manubrio la daterei dal 1950-1951 al 1958 circa, occorre vedere all interno della pedivella o sotto il manubrio, dove diparte il freno anteriore , la datazione esatta..

mi pare tutta originale, ma nutro perplessità sui parafanghi avvolgenti, che mi paiono più di una Dei...ma non si può mai dire..
provi il sign Vittorio a confrontarla con alcune mie Bianchi al mio indirizzo:http://www.flickr.com/photos/94628946@N00/

buon restauro..

Anonimo ha detto...

Buona sera. Grazie per il commento; altre immagini della bici possono essere viste al link: www.flickr.com/photos/vittorio71 Ho visto le sue foto su Flickr perché in questi giorni sto cercando in tutti i modi di documentarmi. Ho parlato oggi con il sig. Daniele Nanni che gestisce l'archivio storico Bianchi a Bologna; mi ha detto che la bicicletta dovrebbe essere una Bianchi modello Scettro anni 30 (lo aveva ipotizzato anche Ugo Ruspaggiari della Bottega della Bici). Se così fosse mi piacerebbe trovare più informazioni possibili su questo modello. Mi è stato detto che se sulla corona dei pedali non ci sono le B vuol dire che è precedente agli anni 40.
Qualcuno sa indicarmi dove possa trovare immagini da cui trarre spunto per la ricostruzion dei filetti dorati, degli stemmi e degli accessori montati in
originale su questa bici (fanale, pedali ecc.)?
E' veramente difficile reperire materiale ma sono sicuro che già altri prima di me avranno affrontato gli stessi problemi.

Saluto dicendo che la ricerca storica è veramente molto divertente e da grandi soddisfazioni. Dovendo condividere con la mia bici lunghe pedalate, devo per forza sapere di lei tutto ciò che è possibile. Non vedo l'ora di vederla risplendere...

Vittorio

Anonimo ha detto...

Ciao Vittorio,
ho tutto il materiale che ti serve per il restauro e, forse, anche qualche consiglio. E' opportuno visionare la bici, perchè dalle foto non sempre si capisce di quale modello trattasi.
Se sei disponibile a venire in zona FE ci possiamo ragionare insieme.
Contattami al 335 8132446.
Paolo da FE

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo. Grazie per l'interessamento. Quando dici che hai tutto il materiale per il restauro a cosa ti riferisci di preciso? La cosa mi interessa molto. Di consigli io sono sempre molto ghiotto; e per dimostrarlo inizio chiedendoti se ne hai qualcuno per provare a restaurare il fregio Bianchi sul manubrio. Penso che in origine venissero fatti con smalti cotti al forno. Come dovrei procedere per ripristinarne l'aspetto? Mi farebbe molto piacere incontrarci per analizzare la bicicletta ma al momento la cosa è piuttosto complessa. Se però pensi che altre foto di dettaglio possano essere utili ne posso scattare altre.
A presto allora, Vittorio

Anonimo ha detto...

Ho pubblicato su www.flickr.com/photos/vittorio71 una copia inviatami dal Sig. Daniele Nanni curatore del Registro Storico Bianchi della scheda originale che mostra la Bianchi modello Scettro. Penso possa essere utile anche ad altri. Ora non mi resta che provare ad iniziare un restauro conservativo.

Anonimo ha detto...

La Signora è reticente ad ammettere l'eta...
La pedivella sinistra non ha la data bulinata, ho smontato il manubrio e sul canotto non c'é nulla, sul telaio non ho visto nulla se non il numero di serie sotto al sellino. Ma niente, nessuna data è comparsa. Mi manca solo di smontare il mozzo centrale ma non riesco a togliere la chiavetta dei pedali. Esistono trucchetti particolari che non siano l'uso violento di una mazzetta sul filetto?

Anonimo ha detto...

il trucco è il cacciaspine o il bulino,colpisci deciso con il martello sulla testa della spina così salvi il filetto,oppure se non ti interessa il filetto una botta secca,ma occhio alla pedivella !!!!!!!

Gambo ha detto...

Ciao..per la pedivella visto che nn ha la data e magari nn è la sua ti conviene scaldarla con una fiamma....comunque sia se la pedivella è ancora buona puoi scaldarla lo stesso ma non troppo!!!!!altrimenti potresti rovinare la cromatura!vedrai che dopo con un piccolo colpetto scivola via!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. Il lavoro è proseguito con successo. Ho tolto la pedivella che è poi risultata originale (la data riportata è 1934) come quella destra in cui si vedono incise oltre la data anche altre scritte relative al marchio Bianchi. Ora la bici è completamente smontata in ogni singolo pezzo ed il lavoro di restauro è iniziato. Anche se inizialmente ero più che deciso a portare avanti un recupero, la ruggine nelle cormature del manubrio e del carter ha agito troppo in profondità e non c'é più modo di recuperarle. Sono costretto perciò a ricromare. Di conseguenza procederò ad un restauro, con ricromatura e riverniciatura a forno del telaio. I filetti ed i fregi li rifarò a mano con pennellino e vernice oro, mentre per gli stemmi Bianchi userò le decal che si trovano in giro. Sarà un lavoro lungo e complesso ma la soddisfazione è enorme. Non smetterei mai di guardarla questa bici; se penso poi che il telaio è di una leggerezza imbarazzante e non esistono saldature visibili (i tubi sono congiunti a caldo) e che tutto è stato realizzato all'inizio degli anni '30, c'é da rimanere storditi.
Magico mondo questo delle bici a bacchetta...
(chi vuole vedere i progressi, tenga d'occhio il sito in cui ho pubblico le foto... www.flick.com/photos/vittorio71)

Anonimo ha detto...

eh già..come ti capisco Vittorio..queste biciclette ti stregano..io tengo le mie due Dei in casa perchè ho paura che in garage me le rubino e ogni volta che torno in casa passo a salutarle..qualunque ora sia

Bilvio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Bilvio ha detto...
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