lunedì 4 agosto 2008

Restauri: Bianchi Zaffiro...elegante signorina



Ci scrive Francesco mostrandoci la sua Bianchi Zaffiro al termine dei lavori di restauro conservativo e volentieri pubblichiamo:


è passato ormai qualche mese...i lavori son conclusi ormai da molti giorni,ma solo ora mi sono ricordato delle foto che avevo inviato al tuo blog..visto e considerato che a me non piacciono le cose fatte a metà, ecco le foto del restauro conservativo di quella bianchi Zaffiro del 1952.Eventuale pubblicazione sarà gradita.Saluti.

Francesco

sabato 2 agosto 2008

Ne vale sempre la pena



ciao sono federico dalla provincia di forlì. scrivo perchè ho intenzione di restaurare questa vecchia e arruginita bicicletta, ma non so se ne vale la pena... il fregio indica LAMANTE M.D. cerchi 28''.. se qualcuno saprebbe indicarmi l'età e qualche informazioni per il restauro ne sarei molto grato. Comunque complimenti per il bellissimo blog
grazie

mercoledì 23 luglio 2008

SUPERACCESSORIATA

Ieri sera ero al bar con amici, nella piazza del mio paese, ho parcheggiato la bici di fronte al negozio di mia sorella in maniera da poterla tenere sempre d'occhio e per evitare che i bambini che giocavano a palla sul sagrato della chiesa potessero urtarla. Non ho fatto in tempo a scendere dalla bici che già diverse persone (perlopiù giovani padri di famiglia) la osservavano con la coda dell'occhio facendo finta di nulla. Ma dopo essermi allontanato di qualche metro per prendere il caffè ho notato che intorno a Milady (questo è il suo nome) si erano già formati gruppetti di 5-6 persone in contemplazione estatica, chi guardava il portagiornale in alluminio anni '40 collocato sul manubrio, chi la sella in cuoio Brooks. Ammetto che mi aspettavo anche veder spuntare macchine fotografiche, ma per fortuna non c'è stato questo imbarazzo. Una frase ho colto in lontananza provenire dagli osservatori:..."superaccessoriata..."

lunedì 21 luglio 2008

Restauri: una nonnetta ancora in gamba


Mi chiamo Francesco abito a Cremona, sono un appasinato di biciclette. Le foto che vi invio in allegato sono di una DEI imperiale marca oro del 1937/38, è stata ritrovata in un vecchio cascinale sotto una legnaia, come si può vedere non è certo in ottime condizioni, la vernice è ormai in uno stato pietoso, in molte parti è mancante, le cromature si sono sollevate, il forcellino posteriore è un pò piegato ma con un po di pazienza e lavoro di carrozzeria recuperabile. E' stata già smontata e inventariata in ogni sua parte, ora inizia un lungo e paziente lavoro di restauro, in seguito vi invierò altre foto per vedere lo stato di avanzamento dei lavori. Grazie a tutti.

martedì 15 luglio 2008

Per me è un capolavoro...



Quando l'ho portata a casa, scaricandola di nascosto dal fuoristrada di mio padre, mi immaginavo già le battute critico-sarcastiche di chi l'avrebbe vista. "...ma è una bicicletta?"..."cos'è ruggine con le ruote?"...ma sei scemo a caricare in macchina un catorcio del genereeeeeee?!?!?!".
Eppure appena l'ho vista me ne sono innamorato: la forcella anteriore che fila in avanti ad aggredire la strada, il telaio grosso tipico degli anni '30 (quante buche avrà sopportato), quella cura nei particolari che oggi è introvabile nelle sue moderne pronipoti.
Non è niente di che...non è una blasonata Dei, Taurus, Bianchi....è una orgogliosa Atlas anni 30 che non ci sta ad essere scambiata per ferro vecchio. Sul tubo verticale si intravedono ancora residui di filettature dorate, doveva essere un bel mezzo quando era giovane. Copertoni e camere d'aria sono quelli dalla nascita, dei Michelin "prodotti in Italia" che chiedono pietà! Con pazienza certosina e un pò di c..o sono riuscito anche a trovare il suo fregio anteriore, che ho cercato di restaurare al meglio.

venerdì 11 luglio 2008

Il mio tempio...

La passione per le Biciclette richiede spazi adeguati per operare. Questa è la mia officina privata dove sono custodite gelosamente le mie amate bici, chi in attesa di essere riparata, chi pronta per partire. In realtà questo è solo uno dei tre magazzini che uso per il mio hobby e sinceramente lo spazio mi sembra sempre insufficiente. Nonostante il magazzino sia dotato di riscaldamento (stufa a legna) d'inverno preferisco operare nella mansarda di casa più ampia e illuminata..ma che fatica fare 5 rampe di scale con la bici in spalla...

mercoledì 25 giugno 2008

Picchia il ciclista

Chi frequenta o visita questo blog di certo potrà definirsi in qualche modo ciclista, anche se chi viaggia abitualmente su una R forse non accetterà di buon grado questo appellativo, intendendo come riferimento al termine ciclista "colui che utilizza la bici da corsa". Il mondo delle bici a bacchetta e quello delle bici da corsa spesso sono molto distanti tra di loro e tra i praticanti esiste quella sorta di antipatia (o semplicemente quel diverso modo di vivere la bicicletta) che può esserci tra chi guida normalmente una berlina di lusso e chi invece preferisce cimentarsi con una scomoda e roboante auto sportiva. Il gioco che troverete cliccando il link sottostante vi consentirà di sfogare i vostri sentimenti repressi...buon divertimento..

http://www.giava.com/giochivari10/tredz.html

domenica 22 giugno 2008

Che.....fortuna...



Ciao a tutti, sono Diego da Cremona e ho da poco ereditato una
spettacolare bicicletta(di cui allego le foto), cosa ne pensate?
La creatura era conservata in soffitta da anni, appesa ad un muro e, a
parte la "morchia" accumulatasi nel tempo in particolar modo sul
manubrio e le ruote immagino marce, per il resto è in uno stato di
conservazione che definirei buono!

Da quello che vedo è una imperiale, qualcuno sa dirmi il periodo di
provenienza e se i pezzi che vedete sono gli originali.
Dalle condizioni dei freni sembra praticamente inutilizzata.
Dato che vorrei riportarla allo splendore che merita e vorrei fare un
restauro conservativo(ma forse basta mettere a posto le ruote e pulirla
bene), vi chiedo se nei dintorni di Cremona esiste qualcuno in gamba
oppure, se dovessi cimentarmi io, quali consigli e accortezze devo
rispettare. Chiedo infine dove reperire documentazione sulla ditta DEI e
su questa bicicletta in particolare.

Vi ringrazio per ogni consiglio che vorrete darmi!

PS: Compilimenti per questo blog!!

martedì 17 giugno 2008

Sotto la ruggine forse c'è un tesoro...



Ci scrive Federico e volentieri pubblichiamo


Buongiorno, vi invio delle foto della Olympia che vorrei restaurare. si intravede il colore che pare bianco con rifiniture verdi. mozzi con ingrassatori, cerchi da 26'. se qualcuno di voi riuscisse ad aiutarmi sarebbe l'inizio di una bella avventura.

martedì 10 giugno 2008

Una Bianchi da identificare 3.


Salve,mi chiamo Stefano e vi scrivo da Cremona.
Leggo assiduamente il vostro blog e approfitto innanzittutto per farvi i complimenti e poi per chiedervi notizie sulla bicicletta di mio nonno che ho appena sistemato.
E' un conservato e dalle informazioni che ho recuperato su internet sembra si tratti di una Telaio Bianchi anni 40-50 (visti i particolari degli attacchi giunzione dei tubi) con ancora la sua vernice originale, mozzo meccanizzato Torpedo made in Germany (lo montava in esclusiva la Dei e la Bianchi lo ha usato nel periodo bellico perchè forniva bici ad uso militare e non ci si poteva permettere l'eventuale rottura di un freno a bacchetta), fanale anteriore Bianchi, dinamo e fanale posteriore Mondial, corona dei pedali Bianchi, manubrio da corsa San Giorgio in alluminio colato in conchiglia con alleggerimenti laterali, sella Iscaselle made in Italy e copertoni nuovi Michelin con disegno vintage 28 1 3/8 5/8.
La descrizione corrisponde al vero?
Nel rinnovarvi i complimenti vi ringrazio per l'attenzione

mercoledì 4 giugno 2008

Un'opera d'arte del Siur Umberto

Di fronte a tale splendore occorre fermarsi un attimo e ragionare. E' facile farsi prendere la mano, la fantasia corre veloce..come sarebbe bello rivederla risplendere di mille cromature. Ma una Signora di oltre 60 anni può atteggiarsi da ragazzina? A questo vi chiedo di aiutarmi a dare una risposta. Questa Umberto Dei credo modello Superleggero (correggetemi se sbaglio) anni '40 non gode di ottima salute. Uno dei problemi più grossi della paziente è la "cellulite", la vernice presenta rigonfiamenti diffusi, piccole bolle d'aria che rialzano la vernice dal telaio...brutto segno..inoltre il parafango anteriore è quasi tranciato di netto dove si congiunge con la forcella, necessita una saldatura discreta. Uno dei motivi che più mi frenano dall'intervenire "profondamente" sono le deca..così belle...così vissute...niente in confronto a quelle odierne fresche di stampa..e le manopole di corno..ancora perfette e così calde..e i dadi stringi mozzo con la scritta Dei in corsivo...complimenti Siur Umberto

venerdì 30 maggio 2008

Una Bianchi da identificare 2.

Ci scrive Michele dalla provincia di Perugia e volentieri pubblichiamo.

Complimenti per il blog e a chi ci scrive. Il nonno mi ha lasciato questa bella Bianchi penso degli anni '50 vorrei recuperarla, ritrovare le sue decalcomanie che non ci sono più. Ma non so che modello è...c'è qualcuno che può aiutarmi? Erano previste delle filettature dorate? Il massimo sarebbe poter vedere un modello già restaurato al quale ispirarmi. Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno!

mercoledì 14 maggio 2008

Umberto Dei Superleggera: restauriamola insieme...



Sono Guido della citta' cremona, sto restaurando una DEI presumo superleggera ereditata dal nonno. ( freni a filo, parafanghi in alluminio, cerchi e mozzi in alluminio marcati F.B.) La bicicletta purtroppo presentava vari strati di vernice applicati a pennello insieme a ruggine diffusa. Le cromature sono ormai inesistenti.Sul telaio é presente un numero di matricola ( 6589 ).La meccanica é ancora invece in perfette condizioni.Chiedo gentilmente se qualcuno é in grado di darmi informazioni per effettuare un restauro il piu' fedele all'originale.( decalcomanie, fregi,foto o cataloghi dell'epoca). Allego alcune foto sull'avanzamento dei lavori.

lunedì 12 maggio 2008

Che roba è??


Ci scrive Francesco dalla provincia di Terni, inviandoci questa "eterea" quanto interessante foto:

Possiedo questa bellissima bicicletta della quale non conosco la marca. Volevo sapere da te se vale la pena restaurarla e se puoi valutarlo da queste foto che allego. Se si, inoltre, mi piacerebbe conoscere come muovermi per il restauro.

Cordialmente, Francesco

domenica 11 maggio 2008

Una Bianchi da identificare.



ciao, sono Stefano dalla provincia di Cremona, ti scrivo per avere informazioni riguardo a una bicicletta che era di mio nonno, quindi sicuramente anteriore all'ottanta, della quale so solo che è una bianchi e che la sella non è la sua originale.
se qualcuno di voi potrebbe darmi qualche lume a riguardo gli sarei molto grato.. ciao a tutti

giovedì 8 maggio 2008

Restauro sì...restauro no...





Salve, chiedevo gentilmente se qualcuno è in grado di darmi informazioni in merito alla bicicletta di cui allego le fotografie, non trovo nessuna marca solo un numero di matricola. Vale la pena restaurarla?
Ringrazio in anticipo per un'eventuale risposta.

domenica 4 maggio 2008

La primavera porta buoni frutti...

Coltivare questo hobby in maniera seria e soddisfacente non è per niente semplice e per molte ragioni. Riportare all'antico splendore biciclette di oltre 70 anni è spesso un'impresa disperata e in questi casi ci si sente un pò come quei medici che si impegnano al massimo nella cura ma sono combattuti perchè incerti se lo fanno per dovere, devozione e sacrificio verso il paziente o per orgoglio e gloria personale. E' difficile anche perchè in quegli anni la produzione "in serie" a malapena esisteva e trovare nuovi "organi" a chi ancora oggi "vive" è quasi impossibile. E' difficile perchè è un hobby (quasi mai un mestiere) che richiede spazio e giusti mezzi. Io ho la fortuna di vivere in un piccolo centro e di avere spazio in abbondanza, ma anch'io a volte devo inventare stratagemmi per poter lavorare decentemente senza dissanguarmi (economicamente) nell'acquisto di treppiedi, ponteggi ecc..questa Bianchi anni '30 mi perdonerà...

martedì 22 aprile 2008

Restauri: dubbi su come trattare una Bottecchia da donna.


Ci scrive Claudio da Lecco per avere consigli sul restauro della Bottecchia della nonna.

Salve, vorrei quante più informazioni riguardo a biciclette Bottecchia da donna anni 40. Ne posseggo una appartenuta a mia nonna, che l'ha comprata nuova in un periodo compreso tra il 1941 e i 1943; purtroppo la memoria le fa un po' difetto riguardo a fatti così "futili" e indietro nel tempo (ora ha 92 anni). Il ciclista da cui l'ha comprata non c'é più e io sto impazzendo per risalire ai dettagli originali. Ho anche postato su ciclistica.it qualche settimana fa.
Ti allego il link del mio fotoalbum su msn dove puoi vedere le foto della bici; ora é completamente smontata in ogni sua parte e pronta per la sabbiatura, ma non so da che parte cominciare per il colore (nero??) e per le parti cromate (o nichelate ?? e quali ??). O per gli accessori (sella ?? dinamo ?? pedali ??). Neppure so se ciò che monta ora sia originale, comunque il perno del movimento centrale, le pedivelle e i mozzi sono Alder, credo che il cerchio posteriore non sia originale (la striscia che copre l'attacco interno dei raggi é in plastica, mentre quella della ruota anteriore é in tela estremamente invecchiata ed antica).

giovedì 10 aprile 2008

Restauri: una Radius che diventa cigno.



Vi invio le foto del restauro di una bici da donna. La marca è Radius. Credo non c'entri niente con l'azienda che produceva dinamo e fanali, forse sarà stato un marchio "economico" che ha finito presto il suo ciclo. Il parafango anteriore e i pedali non sono i suoi originali.
Per il restauro la parte piu' dura è stata sicuramente la sverniciatura e riverniciatura (c'erano troppe mani di varie vernici per conservarla), per il resto l'ho reinterpretata a modo mio non avendo modelli o cataloghi da seguire per questa bici. Non è di certo una bicicletta blasonata come una Umberto dei, ma rimetterla in sesto è stata una bella soddisfazione. La regalero' sperando di fare la gioia di chi la riceverà.

Domenico

mercoledì 9 aprile 2008

Restauri: la Dei Imperiale di Federico

Buongiorno a tutti gli appassionati di bici classiche. Ho appena terminato il restauro di una imperiale anni 50-60. Il perno del mozzo centrale riporta il numero 57.
Purtroppo non avevo provveduto a scattare foto della bici in origine. Solo i particolari delle decalcomanie per poi una volta rimessa a posto riposizionarle correttamente. La bici l'ho smontata completamente, sverniciata e sabbiata. Dopodichè fatta verniciare a polvere...lavoro splendido!! mio suocero fa il cromatore da una vita e mi ha ricromato il carter e la testa della forcella, il tubo reggisella, le leve dei freni mentre il resto ha richiesto solo una ravvivata per tornare splendente. Tutta la filettatura in oro me la sono fatta da solo scrupolosamente a mano. il gruppo luce è un Radius b52 nuovo di fabbrica reperito su ebay, eccezionale con tanto di filo originale con morsetti a 'uncino'.
La sella è la classica brooks b33 di colore miele che ben si abbina ai michelin world tour nero-para.
I cerchi cromati con particolari neri e filettatura oro, i raggi neri e le decalcomanie complete mi sono stati forniti dal formidabile Sig. Ruspaggiari della BOTTEGA DELLA BICI di Reggio Emilia. Le manopole sono in bachelite nuove di fabbrica così come le farfalle ai mozzi ruota.
I pedali sono degli assauto anch'essi belli nuovi e il bronzino l'ho recuperato da una vecchia bianchi anni trenta che ho posseduto.
Sono davvero soddisfatto del lavoro che ho compiuto soprattutto perchè è stata la mia prima volta con una bici. mi sono cimentato con auto e vespa ma la bici....è tutta un'altra cosa. Spero davvero di vedere pubblicate queste foto e sono aperto a commenti.

lunedì 7 aprile 2008

Restauri: una Giordano molto trascurata.

Ho deciso di recuperare questa bicicletta marca Giordano, antica fabbrica di bici e tricicli per bambini, chi di noi non ne ha avuto uno di questa marca...La bici è collocabile intorno agli anni '50 ed esteticamente condivide alcune somiglianze con la più nota e blasonata Dei, come i parafanghi carenati. Sicuramente è stata lasciata all'aperto inutilizzata per parecchio tempo, infatti è molto aggredita dalla ruggine che, comunque, si rimuove abbastanza facilmente con una paglietta. Viste le cattive condizioni del mezzo provvederò a un restauro integrale che prevede lo smontaggio completo di ogni pezzo, un'accurata pulizia e la riverniciatura del telaio, la sostituzione delle bacchette. La fanaleria (molto bella e di marca Dansi) è già stata rimossa, i pneumatici, seppur praticamente nuovi, sono crepati dalle intemperie e vanno sostituiti..cosa sensazionale, la meccanica è perfetta e silenziosissima. Ulteriori foto a restauro ultimato.

martedì 18 marzo 2008

Una Legnano da recuperare


Qualche giorno fa ho acquistato una Legnano da un ex
ciclomeccanico.
La cosa che mi ha colpito molto è stata la
sella di cuoio vecchissima e, nonostante abbia bisogno di
manutenzione, è ancora molto comoda. Le leve dei freni
sono marchiate legnano così come entrambe i mozzi delle
ruote,monta fanale Aprilia e dinamo Radius B52. La bacchetta
dei freni posteriori corre internamente al telaio e sul
parafanghi posteriore non c'è fanale ne tantomeno traccia
di qualche aggancio/foro (quindi credo non fosse previsto).
C'è qualcuno che saprebbe darmi qualche informazione sulla
bici e sul periodo di produzione (pedivelle e guarnitura
credo siano state sostituite qualche decennio fa e non
portano date) ? Inoltre mi consigliate un restauro totale o
conservativo ? Le deca sono da aggiungere o è meglio
lasciarla senza ?

domenica 16 marzo 2008

Un week end fortunato 2

Sabato pomeriggio mentre rovistavo in una vecchia rimessa di attrezzi agricoli, tra assi di legno e ruderi ferruginosi ho visto spuntare un manubrio di bicicletta avvolto da ragnatele e sepolto da chili di polvere. Subito ho cercato di individuare il resto della bici ma il buio che c'era all'interno del locale non aiutava. Ho cominciato allora a rimuovere tutto ciò che c'era intorno superando la mia fobia per ragni e topi, ma soprattutto la mia allergia alla povere...Dopo qualche minuto sono riuscito a estrarre la bici...incredibilmente era completa. Dopo diverse ore di olio di gomito e mezzo litro di sgrassante questo è ciò che risulta.

E' una Unica da donna penso anni 50 con manopole in osso, la dinamo è una Faos by Radius i pedali sono Way Assauto. E' un modello molto bello con i parafanghi "carenati" tipo Dei. Praticamente non ha ruggine, è solo sverniciata dall'utilizzo ed è riemerso il rosso dell'antiruggine. Porta ancora il suo bellissimo fregio "Unica marca depositata Ferrara". Se non fosse per il copertone posteriore bucato si potrebbe già utilizzare, infatti, dopo la pulizia scorre già che è una meraviglia.

giovedì 13 marzo 2008

A un amico Deista non si dice mai di no...


Sono anch'io un patito di biciclette d'epoca, direi un malato terminale.
Posseggo 4 Dei:
- Modello oro del 1936 restaurato (base di partenza molto buona);
- Modello "imperiale" del 1930 in corso di restauro (la bici era veramente un relitto);
- Modello "Superleggera" conservato del 1949, conservato (stupendo), da viaggio.
- Modello "Superleggera" conservato del 1948, conservato (studpendissimo), freni a filo, ruote da 26", cambio simplex, carter+cerchi+parafanghi in alluminio, manubrio e leve freni Ambrosio sport" (allego foto, merita!!!).
Sto cercando una "bordino" anni 30, completa e conservata. Sono disponibile a scambiare con eventuale conguaglio da concordare la mia Superleggera del'48: differentemente valuto acquisto.

martedì 11 marzo 2008

Info su pedivelle e guarnitura

Ci scrive Daniele chiedendo informazioni sul marchio presente in queste pedivelle. E' gradito il contributo di tutti.

domenica 9 marzo 2008

Umberto Dei oro del 1934: restauro ultimato.



Ecco come si presenta a lavori finiti la Umberto Dei Oro del 1934 di Marco. Un esempio di restauro totale davvero ben fatto. Inopportuno davanti a questo splendore è filosofeggiare se sia da preferire il restauro conservativo o il totale. Questioni di gusti. Goditi questo meraviglioso mezzo.

domenica 2 marzo 2008

Umberto Dei Giubileo: strano esperimento estetico.


Questo modello di Umberto Dei è stato presentato nel 2000 in onore, appunto, del Giubileo in una tiratura limitata. Chi la guarda non può non rilevare le diversità rispetto alle tipiche Umberto Dei sia riguardo ai modelli sportivi, sia riguardo alle classiche R. Indubbiamente si è cercata l'innovazione, la novità, l'impatto visivo, ma non pochi deisti hanno storto il naso vedendola. Le solide, ma nello stesso armoniche linee dei due triangoli rovesciati che costituiscono il telaio sono state sostituite da curve morbide e moderne. Questo shock visivo che segna anche il passaggio al terzo millenio ci pare, però, troppo azzardato. Un esperimento estetico mal riuscito uno studio di design su un oggetto che oltre ad essere una bicicletta è prima ancora un culto, un simbolo impresso nella memoria.

domenica 24 febbraio 2008

Quando non erano "d'epoca"


Oggi inauguriamo una nuova Rubrica dal titolo "Quando non erano d'epoca", ovvero foto, opuscoli, cataloghi, cartoline che raffigurano le biciclette nel loro contesto originale. Spesso chi ha questa passione viaggia nel tempo con la fantasia, cercando di conoscere le storie che portano addosso questi meravigliosi mezzi. Il fascino delle bici d'epoca si protrae fino ai nostri giorni e, anzi, si accentua nel constrasto con la modernità, ma non c'è niente di più bello che vederle inserite nella cornice originaria, quando, appunto, non erano d'epoca. Mandate i vostri contributi. La foto che pubblico io è degli anni 30/40 e mi ha colpito per la dolcezza dell'immagine.

venerdì 22 febbraio 2008

Info su Taurus



Ci scrive Luca da Forlì chiedendo informazioni (modello e anno di produzione) su due biciclette Taurus trovate in cantina.

La prima Taurus ha le ruote da 26, il freno anteriore ha la bacchetta interna al canotto, mentre quello posteriore è sotto. è tutta marchiata Taurus sul manubrio, le leve dei freni, le pedivelle, lo stringi sella, ha i cerchi in ferro marchiati imperial. La seconda invece è pieghevole, tipo Graziella, con le ruote da 20", ha le deca Taurus sul carter e sul telaio, sul tubo principale riporta una scritta che non riesco a leggere, seguita dalla scritta "Produzione Taurus". Vi sarei grati se mi deste informazioni più precise. Grazie.

giovedì 21 febbraio 2008

Restauri: Umberto Dei Imperiale 1962


Ci scrive Giacomo mostrandoci il restauro totale della sua Umberto Dei imperiale datata 1962.

La bicicletta è stata completamente restaurata: verniciatura a forno, decalcomanie a trasferello e filettatura in oro a mano (senza trasparente come all'epoca), tutte le cromature sono state rifatte e tutti i componenti sono marcati U.D. 62 anche i pattini dei freni e i dadi dei mozzi con la scritta Dei in corsivo, il gruppo luce è un CEV e anche la dinamo, il fanale dietro è quello che era montato precedentemente. I mozzi sono di cromatura originale comprati al mercatino di Cremona (mi vergogno a dire quanto li ho pagati ma d'altronde se occorrono si trovano solo a prezzi elevati cmq la cromatura è ottima!). La sella è marcata Umberto Dei e le manopole sono in osso. Mancano alcuni filetti che sto finendo di eseguire e la decalco sul canotto della forcella, la marca Imperiale è errata, già comunque sostituita con quella esatta uguale a quella sul canotto sotto la sella!....dimenticavo...anche i pedali con i gommini sono marcati Dei! Bè cos'altro dire è stata dura ma ce l'ho fatta e spero che sia stato un bel lavoro alla fine ripagato con una grossa soddisfazione! sono apertissimo a commenti belli e brutti....come si suol dire sbagliando si impara.....

Giacomo

mercoledì 20 febbraio 2008

Restauri: Umberto Dei Oro del 1934

Ci scrive Marco mostrandoci lo stato di avanzamento dei lavori di restauro della sua Dei modello Oro del 1934. Ci ha inviato anche la foto di come si presentava inizialmente la bici, ma credo sia bello confrontarla a lavoro finito. Forza Marco, sei a buon punto, adesso assembla questo bel giocattolo e fatti invidiare come si deve!

lunedì 18 febbraio 2008

Come assassinare una Bianchi...



Alcuni giorni fa ho acquistato la mia prima Bianchi da donna. Premetto che è una marca che non conosco in maniera approfondita, anzi, vi faccio appello per sapere modello e anno di produzione. Il prezzo era allettante, ma osservandola da vicino, ho avuto un sussulto...al posto delle cromature era stata stesa con una bomboletta (anche sulle bacchette!!!!!!) una mano di vernice grigia e una "bella" mano di vernice nera colante anche sul telaio. Dopo aver represso il desiderio di prendere a calci il precedente proprietario, ho provato la bici, scoprendo che entrambi i pedali (molto belli e originali) avevano il perno interno storto. Chiesto un congruo sconto ho caricato in macchina la bimba, triste come un cane maltrattato che ti guarda tra le sbarre di una gabbia del canile, e l'ho portata da Tito, un vecchietto di 82 anni che vende e aggiusta biciclette da quando ne ha 16. Mentre coccolavamo la nuova arrivata, Tito mi raccontava di quando Umberto Dei lo veniva a trovare nel suo negozio e di quante biciclette gli sono passate per le mani. Abbiamo parlato per più di un'ora e mezza e quando sono uscito dal quel piccolo magazzino stipato di biciclette e illuminato solo da una lampadina, mi è sembrato di ritornare dal passato, il cui confine, la cui porta è quel cancelletto che da sulla strada.